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STADIO OLIMPICO, 18 APRILE 2010

LAZIO	-	ROMA
1		2
13' Rocchi		52' Vucinic 62' Vucinic

"Non lo so, forse è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro...
... come fai a capire quando mancano tre minuti alla fine e stai 2 a 1... e ti guardi intorno, e vedi tutte quelle facce, migliaia di facce, stravolte, tirate per la paura, speranza, tensione... tutti completamente persi, senza nient'altro nella testa...
.. e poi il fischio dell'arbitro, e tutti che impazziscono... e in quei minuti che seguono, tu sei al centro del mondo..."

("Febbre a 90°", Nick Hornby, 1992)

Al 17' del secondo tempo Mirko Vucinic, su punizione dal limite, pennella la traiettoria che fende la barriera, supera il portiere impietrito, gonfia la rete e vale il 2-1 per la Roma: è il suggello alla rimonta giallorossa sulla Lazio, che aveva chiuso il primo tempo in vantaggio per 1-0 e all'inizio della ripresa, in uno dei momenti più drammatici nella storia della Roma, aveva avuto l'opportunità di chiudere la partita con un calcio di rigore, tirato da Floccari e respinto da Julio Sergio. L'impresa del portiere romanista segna la svolta della partita, il pubblico giallorosso si esalta e trascina la squadra, fino a quel momento scialba ed inconcludente, ad assediare la porta laziale sventrando letteralmente la difesa avversaria fino a ribaltare il risultato, passando in un quarto d'ora dal possibile 0-2 al vantaggio per 2-1, poi mantenuto fino al fischio finale in una autentica bolgia di delirio senza precedenti ... ma quel che accade sugli spalti non si può raccontare, sarà perché "è qualcosa che non puoi capire se non ci sei dentro".