Roma, giugno 2001
"t'ho dipinta io"
reportage da rioni, quartieri e borgate in festa
la città in abito giallorosso nei giorni del terzo scudetto
Bonus track: percorsi tematici per immagini
Foto di Filippo Thiery - giugno 2001
BUCHI, FORBICI & TOPPE
Il sapore assolutamente speciale della vittoria del 2001 andò ben al di là del riportare lo scudetto sulle nostre maglie dopo 18 anni e per la terza volta nella nostra storia: l'aver simbolicamente strappato quel lembo di stoffa tricolore proprio dalle sbiadite casacche biancocelesti, conferì a quell'epica stagione un concentrato di pura estasi e un irripetibile carattere di unicità, ai quali - com'è stato giustamente detto e scritto - non c'è rivincita. |
BAMBINI & RAGAZZI
Nel ripescare tutte le fotografie di quei giorni a vent'anni di distanza, i momenti di maggiore emozione li ho vissuti scorrendo le foto in cui, girando per i vari rioni e borgate, avevo immortalato tutti quei bambini e ragazzini che giocavano felici nella piazza del loro quartiere, chi con la maglietta della Roma chi sventolando vessilli e bandiere, muovendosi sul selciato che era stato dipinto magari dai loro genitori, zii, nonni, fratelli e sorelle maggiori. Più di una volta, accorgendosi che stavo fotografando quelle opere di street art in giallorosso, diversi gruppetti di loro sono venuti a mostrarmi orgogliosi un affresco sul manto stradale o su una saracinesca, un filone di bandierine sospese, un bandierone che copriva l'intera facciata di un palazzo... e a spiegarmi chi dei loro parenti si era adoperato per realizzarli, e chi di loro più piccoli aveva dato una mano, reggendo secchi di vernice, porgendo pennelli, suggerendo tinte e sfumature. E io dopo averli ascoltati rapito, prima di salutarli e di spostarmi a fotografare un altro quartiere, facevo loro un ritratto, inquadrandoli insieme a quell'opera d'arte collettiva di cui andavano giustamente così orgogliosi. Era la festa della partecipazione di un popolo, da 0 a 99 anni. |
IL FOTOGRAFO & WEBMASTER DI QUESTO REPORTAGE
Il sottoscritto sugli spalti dell'Olimpico il 17 giugno 2001 (prime due foto di Riccardo De Luca, terza di Claudia Vanich), la mia macchina dell'epoca in versione carosello giallorosso, il monolocale al Portuense (18 metri quadrati scarsi nel tipico alloggio ricavato nel locale di un ex-lavatoio condominiale, errori di gioventù) in cui mi ero appena trasferito in affito, giusto in tempo per addobbarlo con abbondanti metrature di stoffa, e sempre io a Testaccio la sera del 17 giugno (foto Francesca Irene Thiery), non mi chiedete come abbia fatto a salire sui cassonetti, perché non me lo ricordo e non ne ho la più pallida idea, so solo che al giorno d'oggi non lo saprei fare, per cui al prossimo scudetto mi accontenterò di sventolare a livello strada. |
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"t'ho dipinta io"
reportage fotografico di Filippo Thiery - giallorossi.it
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